Seregno: nuova urbanizzazione in vista per il quartiere Sant’Ambrogio

Il quartiere Sant’Ambrogio a Seregno sarà interessato da una trasformazione urbanistica e viabilistica nei dintorni dell’attuale area verde tra via Toselli, via Milano e via allo Stadio (Piano di Attuazione commerciale n°1, o PAc-1). La questione stimola il dibattito: si tratta di un cambiamento di sicuro impatto sulla quotidianità dei cittadini, ed esemplare del modello di  politica urbanistica che domina ancora sul territorio. 

Il progetto della trasformazione

Il PAc-1 consiste nella trasformazione dell’area sopracitata da una destinazione d’uso agricolo ad una commerciale, con annesso uno spazio di verde pubblico. Il progetto implicherebbe l’eliminazione del doppio senso di marcia lungo le tre vie contornanti l’area. Infatti, Via Milano e via allo Stadio – solo nelle parti che costituiscono lati del PAc-1 – e via Toselli non saranno più percorribili in entrambi i sensi ma a senso unico antiorario. Dei 7.136 m2  oggi utilizzati come campo coltivato, 1.000 m2 verranno adibiti a capannoni commerciali, 2.172 m2 a giardini pubblici, e il resto in parcheggi e ampliamento della sede stradale.

Domani

I capannoni commerciali saranno due da 500 m2 ciascuno,  distribuiti lungo il lato ovest dell’area. L’uno ospiterà un franchise di fast-food e steakhouse, l’altro un negozio di prodotti per igiene e bellezza. Intorno ai capannoni, 89 posti auto asfaltati. I giardini pubblici sorgeranno lungo il lato est dell’area.

Realizzazione e manutenzione del tutto saranno a carico della società privata proponente dell’intervento urbanistico, la Nuova Ellenia Srl. Il progetto è concluso e approvato, con deliberazione di Giunta Comunale n°104 del 19 maggio 2015 e deliberazione di Consiglio Comunale n°67 del 3 novembre 2016.

Cittadini e associazioni potevano avanzare proposte e richieste di modifica fino al 2 gennaio 2017, quando sono scaduti i termini di presentazione delle osservazioni che una Commissione Consigliare formata da assessori competenti poteva accettare o rifiutare. Seguirà infine il voto definitivo della Giunta Comunale, che approverà il progetto esecutivo finale concertato tra l’ufficio tecnico comunale e la società proponente.

Anello

Il dibattito

1)La maggioranza ha contestato la voce diffusa dall’opposizione che l’area adibita ad edificazione sia di 5.000 m2  affermando che si tratta invece di una superficie di soli 1000 m2.

Tenendo conto di parcheggi e zone accessorie, però, il numero di metri prossimi all’edificazione non si discosta molto dalle stime formulate dall’opposizione, poiché la cifra indicata dalla maggioranza si riferisce appunto alla sola area dei capannoni commerciali, tralasciando gli interventi accessori sopra indicati.

2)Il sindaco ha per la prima volta commentato il PAc-1 durante il Consiglio Comunale del 3 novembre 2016, sostenendo la bontà del progetto e sostenendolo in quanto creatore di occupazione.

3)La minoranza si è detta contraria al progetto. Viene ulteriore consumo di suolo, considerato che è notevole la superficie delle aree dismesse e capannoni convertibili ad uso commerciale presenti a Seregno, oltre alle perplessità circa la formazione di posti lavoro.

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4)I residenti sono stai i più attivamente impegnati con critiche pubbliche ponderate, raccolte di firme, collaborazione in comitati temporanei e mobilitazione presso le associazioni della città nel tentativo di fermare o limitare il PAc-01. Oltre alle motivazioni esposte dall’opposizione, coloro che abitano nella zona temono un aumento del traffico e che il cambiamento della viabilità penalizzi i cittadini di Sant’Ambrogio.

Luca Montecampi, residente in via Toselli e referente di una raccolta firme con più di quattrocento adesioni, ci ha raccontato: «la delusione più grande è stata la totale mancanza di coinvolgimento di chi vive la zona e il quartiere. Un residente si aspetta di essere interpellato preventivamente, anche solo per un parere, in vista di un progetto così impattante».

Sono pervenute notizie dalla Commissione Consigliare che deve raccogliere le proposte di modifica? Risponde:«ufficialmente, a me non hanno ancora risposto. Spiace che l’Amministrazione anticipi le sue intenzioni senza nemmeno aver informato i proponenti».

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Due conclusioni

Evidentemente, il traffico si congestionerebbe. Inoltre, il suolo prossimo al consumo del PAc-1, è vicino ad aree dismesse che da anni necessitano di riqualificazione, il che sembra paradossale. Inoltre, l’area del PAc-1 è oggi l’unico ed ultimo lembo verde potenzialmente in grado di collegare la cerchia del PLIS al centro storico di Seregno.

Ci si deve infine porre un problema di politiche economiche: fino a quando i comuni brianzoli potranno servirsi della pratica delle concessioni edilizie per creare guadagno? Nel nostro territorio la cementificazione ha causato non pochi danni. È chiaro che questa pratica non ha futuro. Infatti, se anche si continuasse a cementificare, a un certo punto il suolo disponibile si esaurirebbe.

E a quel punto?

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