Slot Machine: la Brianza è malata di gioco d’azzardo – Parte 1

I dati sul gioco pubblicati dal gruppo Espresso a fine 2017 raccontano un’Italia malata d’azzardo. Qual è la situazione nella provincia di Monza e Brianza? 

Abbiamo analizzato i dati relativi a tutti i comuni della provincia, e siamo arrivati a una scoperta sconfortante: il giro d’affari relativo alle slot machine nella provincia di Monza e Brianza è poco inferiore a un miliardo di euro. Per la precisione, 885 milioni, grosso modo 1000 euro per ciascun abitante della Lombardia. Bambini compresi.

Leggere i dati

Una premessa necessaria alla comprensione dei grafici: il dato sulla spesa in gioco si riferisce all’ammontare complessivo del denaro scommesso nelle slot machine sul territorio di ogni singolo comune, diviso per il numero dei suoi abitanti (in media 986,08 euro). Non corrisponde all’ammontare delle scommesse dei cittadini di quel comune, ma è un dato che aiuta a farsi un’idea un po’ più concreta, e che rende paragonabile le somme per comuni di dimensioni molto diverse.

Infatti, esistono slot machine di due tipi: le new slot, (o AWP), che sono le “macchinette” presenti nei bar e nelle tabaccherie, accettano monete e restituiscono piccole vincite, e le videolottery, (o VLT), che pagano vincite più alte, accettano banconote e possono essere installate solo in esercizi specifici, che hanno l’accesso riservato ai soli maggiorenni – le sale slot. Nei comuni in cui sono installate le VLT le somme scommesse sono più alte perchè si verifica il turismo del gioco d’azzardo.

Dove si gioca di più, e dove di meno

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Nei 3 comuni meno virtuosi della provincia  le giocate superano i 4.000 € per abitante. Varedo, con 8.608€ per abitante è addirittura tra i primi venti comuni in cui si scommette di più alle slot in tutta Italia. Seguono Bellusco (6.841 €), Verano Brianza (4.626€), Nova Milanese (2.983€) e Concorezzo (2.286€).

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I comuni più sani sono invece, in ordine decrescente, Vedano al Lambro (151€ per abitante), Sovico (148€), Aicurzio (144€) e Triuggio (126€). Svetta su tutti Briosco, dove praticamente non si gioca. Nel 2016 sono stati giocati solo 11€ per abitante sul territorio comunale, che a conti fatti sono “solo” 75.000€.

I comuni grandi

Prendiamo in esame i grandi comuni della provincia, dove l’effetto distorsivo del turismo dell’azzardo è minore, seppur presente. Ad esempio, sul comune di Lissone, in cui sono presenti 2,2 VLT ogni mille abitanti (più del doppio della media provinciale, che si attesta a 0,9) si ha riversamento di persone da altri comuni, specie durante la notte, ma evidenziamo dei dati meno polarizzati rispetto a quelli dei comuni piccoli e medi.

Il comune di Briosco, che è quello in cui nel 2016 si è bruciato meno denaro nel gioco , anche a causa di uno smantellamento recente, nel 2016 aveva solo due slot AWP installate sul territorio comunale (0,3 ogni mille abitanti, contro una media provinciale del 3,7), ma confina con il comune di Verano B.za, che è il terzo della provincia per scommesse/abitanti (4626€), nel quale sono presenti 4,9 AWP ogni 1000 abitanti e 3,2 VLT ( più del triplo della media provinciale).

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Notiamo come sui comuni più grandi della provincia, l’ammontare delle giocate segua quasi proporzionalmente il numero degli apparecchi installati sul territorio comunale. Nel grafico qui sopra, la linea arancione, che indica il numero di apparecchi per abitante, segue quasi passo passo l’ammontare delle scommesse effettuate nei singoli comuni, con l’eccezione di Muggiò dove, pur essendo presenti 6,6 apparecchi (AWP+VLT) ogni mille abitanti, l’ammontare delle giocate pro capite raggiunge “solo” gli 895€, pur essendoci una densità di apparecchi installati vicina a quella di Cesano Maderno, pari a 6,9 ogni mille abitanti, nella quale sono giocati 1.461€ per abitante. La maglia nera spetta a Lissone, secondo comune più popoloso della provincia, in cui l’ammontare delle scommesse raggiunge i 1.777 € per abitante; guarda caso è proprio, fra i grandi comuni, quello in cui sono presenti, in proporzione, più apparecchi (7,6 ogni mille abitanti).

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Nel grafico qui sopra, riferito ai dieci comuni più popolosi della provincia vediamo ancora come l’andamento delle scommesse cresca al crescere del numero di slot. Anche estendendo l’analisi a tutti i comuni della provincia, il risultato rimane simile.

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L’analisi de ilBarbarossa sul gioco d’azzardo in Brianza continua la prossima settimana. Esamineremo la diffusione delle slot nei singoli comuni, e vedremo dove il gioco cresce e dove diminuisce. Infine, proveremo a delineare delle soluzioni per contrastare questo cancro sociale.

Immagine in evidenza di Robin Zebrowski ottenuta via Flickr, licenza Creative Commons.

 

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