Novembre, tempo di open day alla ricerca della scuola migliore. A venire incontro a genitori e ragazzi coinvolti in questa importante decisione è la Fondazione Agnelli che, ormai da qualche anno, mette a disposizione il portale Eduscopio dove confrontare le migliori (e peggiori) scuole del territorio.
Il metodo
I ricercatori hanno analizzato i dati di quasi 1,3 milioni di diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (dal 2012/13 al 2014/15) in circa 7mila scuole statali e paritarie. I risultati per stilare la classifica sono misurati in base alle performance universitarie dei diplomati (numero di esami e media dei voti al primo anno). Per gli istituti tecnici e per i professionali c’è invece una seconda classifica, basata sugli sbocchi lavorativi: tasso di occupazione e coerenza fra studi fatti e lavoro trovato.
Licei classici
Per quanto riguarda le scuole della Brianza, facendo riferimento ai dati relativi a Milano e all’hinterland, la classifica dei licei classici vede il Marie Curie di Meda settimo (era quarto nel 2017), lo Zucchi di Monza ottavo (era sesto), il Don Carlo Gnocchi di Carate Brianza nono (era secondo), l’Ettore Majorana di Desio dodicesimo (era decimo).
Licei scientifici
Per i licei scientifici, da quest’anno scorporati dai licei delle scienze applicate che hanno una classifica dedicata, il Frisi di Monza perde ben due posizioni passando da terzo (nel 2017) a quinto superando addirittura il Don Gnocchi di Carate (oggi sesto) che nel 2017 occupava il primo posto. Guadagna una posizione il Majorana di Desio che passa da nono a ottavo.
Licei linguistici e delle scienze umane
Si piazza quarto il Parini di Seregno per quanto riguarda il liceo delle scienze umane (era terzo nel 2017) seguito dal Carlo Porta di Monza al decimo posto.
Per quanto riguarda invece i licei linguistici guadagna ben cinque posizioni il Gadda di Paderno passando da decimo a quinto, mentre ne perde cinque il Ghandi di Besana (passa da terzo a ottavo), drastica invece la discesa del Parini di Seregno che si colloca ventesimo perdendo ben quindici posizioni.
Istituti tecnici
Sul podio degli istituti tecnici-economici l’Europa Unita di Lissone che si classifica secondo (era dodicesimo), quinto il Ghandi di Besana (da terzo), ottavo il Bassi di Seregno (salito di sette posizioni), nono il Gadda di Paderno (prima quinto), dodicesimo il Levi di Seregno (salito dal diciannovesimo posto),
Nella classifica degli istituti tecnici-tecnologici infine sfiora il bronzo l’Europa Unita posizionandosi quarto (nel 2017 era sesto), chiude undicesimo il Mosè Bianchi di Monza, prima diciannovesimo, dodicesimo l’Einstein di Vimercate (sceso di due posizioni), tredicesimo il Levi di Seregno (da quinto).
Cosa ci dicono questi dati?
Queste classifiche lasciano un po’ il tempo che trovano quando ci si trova a considerare il singolo istituto. Sono infatti diverse le parti che, per varie ragioni, si pongono in aperto dissenso con questo tipo di valutazione: a non convincere chi scrive è soprattutto l’elevata volatilità e la facilità di variazione, che possono portare lo stesso istituto a piazzamenti profondamente diversi da un anno all’altro.
Sembra infatti poco verosimile che la qualità dell’insegnamento possa apparire e sparire in modo repentino: prima di creare un legame uno a uno con la qualità dell’istituto andrebbero infatti valutati fattori più contingenziali come la specifica qualità dell’annata, sia dal lato dei docenti sia degli studenti. Diventa più significativo il dato di medio-lungo termine, parzialmente immune questi effetti.
Esulando dai singoli istituti è invece un altro il fenomeno che sembra essere piuttosto deciso in Brianza e che abbiamo voluto rappresentare nel grafico qua sopra: un moderato scivolamento verso il basso nelle classifiche per i Licei a cui rispondono alla grande gli Istituti Tecnici con un considerevole balzo verso l’alto. Siamo di fronte ad un nuovo trend o si tratta di una coincidenza?