Caso Seregno: cosa dicono le intercettazioni. Prima parte

Anche dai media nazionali sono state diffuse le intercettazioni eclatanti che delineerebbero i rapporti di scambio tra Mazza e Lugarà. Ma purtroppo nei documenti dell’ordinanza non c’è solo questo…

Riportiamo alcuni stralci dell’ordinanza del tribunale di Monza da poco resa pubblica (qui la prima parte, qui la seconda) con cui è stato predisposto l’arresto del sindaco Mazza. Ci siamo soffermati sui personaggi chiave e sulle vicende, anche meno famose, trattate nelle intercettazioni, cercando di fare, di volta in volta, un po’ di chiarezza:

“I trucchetti di Gavazzi …”

Queste intercettazioni lasciano una lunga ombra sulle amministrazioni passate. Registrati nel loro ufficio, l’ex assessore Gianfranco Ciafrone e Barbara Milani, ex assessore all’urbanistica poi dimessa, fanno dei confronti con le giunte precedenti. Citando pagina 77 dell’ordinanza:”I due interlocutori (Ciafrone e Milani) ironizzano su come gli illeciti, in materia di violazione delle leggi in ambito della P.A. (pubblica amministrazione, n.d.r.) fossero alquanto evidenti e grossolani rispetto ad oggi“.

In particolare, i due fanno riferimento ad un episodio in cui l’assessore ai lavori pubblici dal 2005 al 2009, Attilio Gavazzi, avrebbe fatto partire una gara d’appalto “il 21 dicembre con chiusura il 7 gennaio (parole di Ciafrone, pag. 77). Il commento di Barbara Milani a quel punto è “E’ palese però dai! No!!“.

seregno intercettazioni 2
Barbara Milani (fonte http://giornaledimonza.it)

Ciafrone definisce con i “trucchetti di Gavazzi” queste mosse che potevano di fatto limitare le possibili osservazioni sui progetti. I due invece si accordano per evitare di ripetere quelli che loro stessi giudicano espedienti, perché secondo loro sarebbero troppo evidenti e finirebbero per suscitare polemiche (come da dialogo intercettato, rinvenibile sempre a pag. 77). Aggiungiamo, separatamente da quanto sopra riportato, che per Attilio Gavazzi, accusato di corruzione in riferimento a due specifici casi di cambio di destinazione d’uso d’area, il 26 settembre scorso sono stati richiesti dal Pubblico Ministero Massenz 3 anni e mezzo di reclusione.

 Niente di nuovo…

Interessante è anche ciò che riferiscono, sempre registrati a loro insaputa, i dipendenti dell’ufficio tecnico del comune Fusi e Milione che parlano di situazioni passate, verificatesi “nell’amministrazione seregnese nel corso degli anni, inquadrabili anche come gravi violazioni della norma penale, rientrando nei reati di abuso d’ufficio, concussione e corruzione” (pag. 154).

Per esempio i due colleghi parlano di pratiche non di loro competenza in cui ci sarebbero condoni che, parole di Milione  “non chiarivano un cazzo“(pag. 159), e a loro dire, “sono sempre gli stessi che vanno avanti” e che “fanno finta di farsi la guerra” (pag. 160). In quella conversazione si citano costruttori seregnesi. È notevole  il fatto che, negli uffici comunali, tecnici dipendenti parlassero in questi termini della politica urbanistica della città.

Chiaro, sono parole di una discussione quasi da bar, però dicono tanto del clima che si respirava negli uffici, tanto quanto la frase pronunciata da Fusi: “Cioè il Lugarà m’ha detto che mi deve spostare al cimitero, eh, se avesse vinto quello!” (pag. 160).

Mantovani e Ponzoni

Antonino Lugarà sosteneva di conoscere molto bene Mario Mantovani, ex vicepresidente della regione e assessore lombardo alla sanità. Lo dimostrano le parole dello stesso imprenditore in una conversazione avvenuta con l’ex consigliere Stefano Gatti, registrata dagli inquirenti il 28 ottobre 2015: Ma io lo dichiaro ancora oggi … Mario Mantovani è un mio amico (pag. 61 dell’ordinanza).

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Mario Mantovani (fonte: http://www.varese7press.it)

Inoltre ci sono le parole del figlio di Antonino, Giovanni, che il 23 luglio 2015 diceva al padre, riguardo al ritardo che secondo lui si stava accumulando per l’attuazione della pratica “ex Dell’Orto”: “<<Guarda che se non va ‘sta cosa>> diglielo subi … dici <<io ti faccio chiamare da Mario, poi sono cazzi tuoi>>” (pag. 54). L’ordinanza sostiene che si accenni con quel nome a Mantovani, il quale, secondo gli inquirenti, era “provvisto di poteri censori nei confronti del sindaco Mazza in quanto evidentemente suo creditore politico” (pag.54).

Sempre Giovanni, in una conversazione ambientale registrata nella sua auto, parla di Massimo Ponzoni, ex assessore regionale alla Protezione civile e all’Ambiente, spiegando al suo interlocutore, Fabio Regazzi, che, a causa della difficile situazione economica dell’ex assessore, Mantovani avrebbe detto a Lugarà senior:   “<<Guarda, ve lo dovete portare dietro>> “; a questo punto il commento di Regazzi è ” E tocca stipendiarlo …“. (27/08/2015 pag. 31). L’ordinanza definisce “rapporto ‘collaborativo’(tra virgolette)(pag. 31) quello intercorso tra Ponzoni e i Lugarà.

A pagina 44 è riportata una conversazione in cui Ponzoni si congratula con Antonino per l’esito delle elezioni a Seregno tenutesi nel 2015. Le relazioni intercorse tra gli esponenti politici lombardi e il proprietario della “General Costruzioni” devono essere verificate; speriamo che i due ex assessori regionali facciano al più presto chiarezza sui loro rapporti con i Lugarà.

A breve la seconda parte.

5 pensieri su “Caso Seregno: cosa dicono le intercettazioni. Prima parte

  1. Faccio sommessamente notare, che non è l’assessore che indice le gare o stabilisce le date, ma è il dirigente, su proposta del funzionario responsabile del procedimento che ne chiede l’effettuazione per necessità nel settore di sua competenza, ma prima di questa fase, ci deve essere a bilancio la cifra necessaria per poter indire la gara è questo viene fatto nel bilancio di previsione, se invece la richiesta è per una urgenza, bisogna fare una variazione di bilancio, per garantire la copertura finanziaria , pena l’impossibilità di effettuare la gara. Come vede il signor Ciafrone si dimostra come sempre un falso competente e un denigratore professionale. Quello che mi è successo, penso che dipenda dal fatto di aver fermato la trasformazione dell’area Dell’Orto pullman nel dicembre 2008 e che per poterla rendere trasformabile, mi si doveva eliminare con la più infamante delle accuse. Faccio notare che la denuncia nel merito e le dichiarazioni di Mazza in procura, sono state fatte 4 anni dopo, nel dicembre 2012. Bisognerebbe controllare quando hanno fatto la trasformazione dell’area, per capire tante cose. Spero vivamente, se chi di competenza lo ritenga opportuno, d’essere sentito su ogni atto amministrativo che riguardi i 5 anni in cui ho ricoperto l’incarico di assessore alla partita, perché ritengo d’aver svolto il mio ruolo di amministratore pubblico nel pieno rispetto della legge, impedendo qualsiasi aggiramento o interpretazione delle norme in modo permissivo, ciò che evidentemente al Ciafrone dava fastidio. Altro fatto che pongo alla sua attenzione, io sono fuori dall’amministrazione comunale seregnese dal maggio 2011 e da assessore al territorio, lavori pubblici, edilizia privata, dal marzo 2010. Devo aver causato gravi danni al volere dei Ciafrone, per parlarne anche dopo così tanti anni, questo dovrebbe far capire la sincerità delle parole di questo personaggio, che per discolparsi di non avere mai pagato la tassa sulla raccolta della spazzatura, disse che il contratto d’affitto dell’appartamento era intestato a sua moglie. Ora auspico, che a differenza di quanto avvenuto con il mio rinvio a giudizio, senza mai essere stato interrogato, ma hanno solo ascoltato una mia auto dichiarazione, dopo che avevo ricevuto l’avviso di garanzia. Viceversa sulle dichiarazioni di questi personaggi mi siano chiesti almeno dei chiarimenti nel merito, che sare ben felice di dare. Attilio Gavazzi.

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    1. Le esprimiamo un profondo ringraziamento per l’interesse da lei dimostrato nei confronti del nostro articolo. Le dichiarazioni fatte da Ciafrone chiaramente sono state da noi riportate direttamente dall’ordinanza. Ci farebbe molto piacere fornire ai nostri lettori un suo commento, in clausola all’articolo(che, come lei avrá attentamente notato é composto di due parti, la seconda verrá pubblicata venerdì) e virgolettato, possibilmente non troppo esteso per la brevitá che purtroppo wordpress richiede. Saremmo però molto disponibili a intervistarla per chiedere la sua personale visione della politica cittadina passata e presente e per chiarire tutto ciò che serve. Per spedire un suo commento accordarsi sull’intervista le lasciamo questa mail: dani.riga96@gmail.com. Rinnoviamo il nostro ringraziamento per la sua disponibilitá e interesse.
      Buona serata

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