Stamattina forse non solo la redazione de il Barbarossa è stato presa alla sprovvista e buttata giù dal letto per una notizia a dir poco scioccante: è stato arrestato Edoardo Mazza, sindaco di Seregno.
L’ inchiesta
Questa notte su tutto il territorio lombardo sono scattati 27 mandati di custodia cautelare, il risultato di indagini che erano iniziate nel 2015, come inchiesta-costola della famosa operazione Infinito del 2010. Queste operazioni sono state portate avanti dalla procura distrettuale antimafia sotto la direzione dei magistrati: Salvatore Bellomo, Giulia Rizzo, Alessandra Dolci, Sara Ombra e Ilda Boccassini. Gli arresti sono stati eseguiti dal commando provinciale dei carabinieri di Milano.
Tutte queste persone sono state fermate con accuse inerenti al mondo della criminalità organizzata, specialmente ‘ndrangheta. Come molti sapranno l’argomento mafia a Seregno non è affatto nuovo, visti gli avvenimenti che hanno riguardato i bar del centro città, e i tentativi delle cosche di mettere le mani sulla piscina alla Porada.
Di cosa è accusato Edoardo Mazza
Il sindaco di centrodestra eletto nel 2015 avrebbe, secondo i pm, intrattenuto rapporti di scambio con l’imprenditore Antonino Lugarà, il quale, in cambio del permesso di costruire un grosso supermercato in città, nella zonaoccupata dall’area dismessa che una volta ospitava l’azienda Dell’Orto. In cambio, Lugarà avrebbe favorito il sindaco e la sua lista procurando voti. Mazza, accusato di corruzione, si dichiara innocente respingendo tutte le accuse.
L’attuale sindaco era stato ritratto nel 2015 in una foto mentre prendeva un aperitivo in compagnia di Lugarà, i candidati consiglieri comunali Stefano Gatti e Ingrid Albano, oltre all’allora vice presidente della regione e assessore lombardo alla sanità Mario Mantovani. Quest’ultimo lo stesso anno sarà arrestato per per aver truccato gare di appalti relative al trasporto di pazienti dializzati, all’edilizia scolastica e alle case di riposo. Tornerà libero nel 2016 per una questione di termini scaduti. Questa mattina la casa di Mantovani è stata perquisita dai carabinieri, come lo stesso ha dichiarato via Facebook e l’ex vicepresidente della regione è stato inserito nel registro degli indagati.

Ma la cosa che fece molto discutere era la location scelta per l’incontro: bar Tripodi, il cui proprietario, Antonino, fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta Infinito. La sua attività commerciale sarà sempre difesa dall’amministrazione comunale seregnese.
“L’aperitivo è stato organizzato da alcuni consiglieri comunali . Conosco Lugarà, ma non so niente del suo passato: all’ inizio degli anni Novanta frequentavo le scuole medie.” Disse l’allora candidato di Forza Italia Mazza, intervistato da il Fatto Quotidiano, rispondendo alle voci di protesta per quella famosa foto. I magistrati hanno definito “determinante” per l’elezione del sindaco l’aiuto del costruttore. Nelle intercettazioni, infatti, il sindaco avrebbe pronunciato la frase “Ogni promessa è debito” rivolta proprio all’imprenditore.
Quest’oggi tutta la città ha avuto un risveglio a dir poco particolare: in centro macchine dei carabinieri hanno aspettato sotto casa l’ex sindaco e attualmente vicesindaco Giacinto Mariani, e si sono recate nelle palazzine in via 24 maggio, ovvero gli uffici del comune che si occupano di urbanistica. Tre dipendenti comunali dell’ufficio tecnico sono stati interrogati. Anche l’ex assessore all’urbanistica Milani, dimessa pochi mesi fa dalla carica sarà interrogata dagli inquirenti.
Anche il consigliere comunale Stefano Gatti, anche egli ritratto nella famosa foto è ai domiciliari, con l’accusa di essere stato un tramite tra Lugarà e l’amministrazione locale. Ed è stata emessa una misura interdittiva all’esercizio di pubblici uffici nei confronti dell’assessore Ciafrone.

Chi è Antonino Lugarà?
Antonino Lugarà è il proprietario dell’impresa edile General Costruzioni. Nel 1989, forse per un regolamento di conti all’interno dell’organizzazione, Lugarà subisce un attentato, ma una sua parte attiva all’interno delle cosche non viene provata. Gli inquirenti hanno ricostruito una guerra per il dominio degli appalti combattuta in quegli anni sul nostro territorio, che avrebbe portato alla morte di amici dell’imprenditore come il costruttore Assunto Miriadi, originario del Reggino, e il cugino Giovanni Tripodi. Torna a far parlare di sé nel 2015 a causa della famosa foto dell’aperitivo al bar Tripodi, e già è conosciuto tra i politici locali.
Una città spesso indifferente
La notizia è molto fresca e avremo sviluppi nelle prossime ore. Un paio di cose è doveroso dire: innanzitutto è giusto ribadire che Mazza non è stato dichiarato colpevole, ma è solo in stato di fermo, quindi per ora non si può affatto parlare di colpevolezza.
La seconda è che per troppo tempo, però, la mafia del nostro territorio non è stata affrontata come si deve dai cittadini. Spesso ci siamo mostrasti indifferenti verso questo tema, e adesso non è più possibile farsi da parte.
7 pensieri su “Shock a Seregno: arrestato il sindaco Mazza”